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Published On: 12 July 20232.8 min read
Progettare un’interazione efficace tra prodotti e persone assicura vantaggi competitivi importanti. Scopriamo insieme il mondo dell’interaction design.

Iniziamo dalle definizioni. L’interaction design è la disciplina che si occupa della progettazione dei meccanismi di interazione tra utenti e prodotti. Il suo obiettivo è permettere all’utente di avere un’interazione efficace, che permette quindi di raggiungere un obiettivo nel modo migliore possibile.

Parlando di teoria, l’interaction design inizia a fare la sua comparsa all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso nell’ambito dell’analisi dell’interazione uomo macchina. È parte integrante dello User Experience Design (UX) ed è la disciplina specializzata nell’analisi del comportamento dell’utente.

Andando sul piano pratico, nel corso del tempo sono state individuate cinque dimensioni principali dell’interaction design.

La prima dimensione è quella delle parole, che devono essere semplici per comunicare nel modo migliore possibile le informazioni all’utente.

Segue la dimensione delle rappresentazioni visive, il cui obiettivo è completare il contesto facilitando l’accesso alle informazioni.

La terza dimensione è quella degli oggetti fisici che servono per l’interazione, come il mouse, la tastiera del computer o lo schermo dello smartphone.

Il tempo è la rappresentazione della durata dell’interazione.

I comportamenti, infine, comprendono tutte le reazioni e le emozioni che gli utenti hanno durante l’interazione.

Queste dimensioni non sono solo teoria. Hanno un ruolo fondamentale nel determinare il successo o meno di un prodotto, sia che si tratti di prodotti di uso quotidiano – come una app o un sistema gestionale – sia che si tratti di un’interfaccia specifica come un’interfaccia industriale o un pannello di controllo.

Facciamo un esempio. Immaginiamo l’interfaccia di un software CRM (Customer Relationship Management ). La progettazione dell’interazione con l’interfaccia deve prevedere – secondo Donald Norman, uno dei padri dell’interaction design – sei principi:

  • Più un elemento è visibile, più gli utenti saranno abituati alla sua presenza e lo utilizzeranno frequentemente
  • L’utente deve avere un feedback rispetto a un’azione che ha compiuto e al suo risultato. Questo feedback può essere visuale, audio o tattile per esempio
  • L’utente deve avere un range limitato di possibilità di interazione, per ottenere un percorso più semplice e lineare
  • L’utente deve avere una chiara relazione tra un controllo – ad esempio un bottone – e l’effetto che questo controllo ha sull’interazione
  • L’utente deve poter avere a disposizione elementi simili – di nuovo un bottone – che compiono operazioni simili in aree differenti dell’interfaccia
  • L’ultimo principio ci dice che un oggetto deve essere chiaramente comprensibile sempre, per permettere agli utenti di utilizzarlo senza problemi.

I vantaggi dell’interaction design

Implementare una progettazione dell’interazione efficace comporta numerosi vantaggi, tanto per le aziende quanto per i clienti finali. Vediamoli insieme.

Il primo vantaggio è una comunicazione chiara e lineare. L’utilizzo di microcopy, elementi visuali e percorsi di navigazione permette all’utente di raggiungere gli obiettivi nel modo migliore possibile.

In secondo luogo, la progettazione dell’interazione è una metodologia basata su test e feedback continui. Questo permette di immettere sul mercato un prodotto con un’esperienza di utilizzo efficace, ottimizzando in questo modo gli investimenti.

L’adeguato utilizzo di elementi chiave – come forme e colori – rafforza inoltre la componente emozionale, generando un percorso virtuoso di relazione tra azienda e clienti.

Per concludere. Un cliente soddisfatto è un cliente che migliora il posizionamento di mercato dell’azienda, genera profitto e rafforza il valore del brand.

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