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Viviamo in un mondo complesso. Negli ultimi anni le aziende hanno dovuto affrontare una pandemia globale, una situazione economica difficile, conflitti e relativi impatti sui costi energetici e delle materie prime.
In questo contesto di incertezza, le imprese devono essere in grado di reagire e adattarsi ai mutevoli scenari di mercato con velocità e flessibilità. Come? Attraverso un nuovo approccio alla pianificazione aziendale.
Sulla carta sembra tutto molto semplice: non lo è. Ottimizzare i costi, adottare modelli predittivi, digitalizzare processi e flussi di lavoro è molto complesso. Impone un cambio di mentalità e la capacità di affrontare sfide inedite. Ma è un cambiamento possibile, e la pianificazione strategica è in grado di supportare le organizzazioni lungo questo percorso.
Iniziamo dalle definizioni. La pianificazione aziendale integrata è la sintesi di pianificazione operativa, pianificazione strategica e pianificazione finanziaria. Questi tre livelli interagiscono tra di loro per offrire una visione d’insieme globale su tutta la struttura dell’organizzazione, abilitando in questo modo modelli previsionali e resilienti.
La programmazione integrata offre vantaggi tangibili. Permette di evidenziare, per esempio, potenziali rischi legati ai fornitori, oppure di individuare l’andamento della domanda andando in questo modo a ottimizzare la produzione.
A sua volta, ciò si traduce nella possibilità di allineare la produzione agli obiettivi finanziari e alla macro strategia dell’azienda. Il fattore abilitante di programmazione e pianificazione è rappresentato dalla misurabilità dei risultati. In un mondo sempre più basato sui dati, questo fattore è strategico e vincente.
Nel contesto attuale, la pianificazione aziendale va di pari passo con la digitalizzazione di processi e servizi. La creazione di percorsi digitali di comunicazione e relazione tra i diversi reparti dell’organizzazione è un elemento sempre più cruciale. Digitalizzare significa avere a disposizione una panoramica completa ed esaustiva di tutti i fattori in gioco, abilitando in questo modo un migliore controllo di gestione e una maggiore profondità di analisi.
Pianificazione aziendale integrata e business design
Adottare nuovi modelli di pianificazione strategica aziendale, tuttavia, significa scontrarsi spesso con forti resistenze culturali. Resistenze che in qualche modo sono parte integrante delle caratteristiche di grandi aziende e PMI. Le prime sono organizzazioni complesse, dove le barriere di comunicazione tra i reparti sono molto forti. Le seconde si trovano a operare in un contesto di mercato altamente flessibile e sfidante, dove l’operatività quotidiana è sempre sotto stress.Il business design può essere una risposta alle esigenze di cambiamento delle aziende in ottica di pianificazione aziendale. Come abbiamo già definito in questo post, il business design è l’approccio strategico che integra il design thinking per individuare criticità ed esplorare soluzioni connesse al modello di business.
Attraverso il design, il business design si pone l’obiettivo di risolvere problemi di business. Lo fa attraverso il metodo, l’ascolto continuo e la collaborazione tra cliente e business designer.
Grazie alle sue caratteristiche, il business design si rivela strategico per contrastare le barriere culturali delle aziende e renderle sempre più resilienti. Allo stesso tempo può diventare un elemento chiave per lavorare alla pianificazione strategica aziendale in maniera rapida, abbattendo i silos e coinvolgendo tutti i reparti in maniera pienamente collaborativa.
Conclusioni
Come abbiamo scritto nell’introduzione, viviamo in un mondo complesso e veloce, dove le incognite diventano sempre più difficili da individuare e analizzare. In questa prospettiva, pianificazione aziendale e business design rappresentano – in sinergia – una risposta efficace, efficiente e vincente.
Se il nostro modo di pensare ti piace e vuoi conoscerci meglio, contattaci sul sito o scrivici su Linkedin. Aspettiamo di conoscere il tuo entusiasmante progetto!
