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Published On: 14 November 20233.7 min read
Prodotti e servizi devono poter essere utilizzati dal maggior numero possibile di persone. Per fare ciò, è importante progettare al meglio usabilità e accessibilità. Scopriamo come.

Partiamo da un esempio reale. Tutti noi, nella vita di ogni giorno, abbiamo avuto difficoltà a utilizzare un prodotto o servizio. A prescindere dall’età, dai fattori culturali e sociali.

Succede. Ma la colpa non è – quasi mai – nostra. È di chi ha progettato il prodotto o servizio, rendendolo poco usabile o poco accessibile.

Usabilità e accessibilità sono due elementi fondamentali della UX, o esperienza utente. Rappresentano il risultato finale dell’interazione tra prodotto/servizio e cliente finale e, in ultima istanza, ne possono decretare il successo o fallimento. Con tutte le conseguenze del caso.

Prima di continuare è importante definire bene il campo d’azione.

Usabilità e accessibilità: definizione

Possiamo definire usabilità la capacità di un prodotto o servizio di essere utilizzato dagli utenti a cui il prodotto o servizio si rivolge. In altre parole, l’usabilità valuta la qualità dell’interazione, analizzando ad esempio il tempo necessario per completare un compito o il numero di errori commessi.

Sono cinque gli elementi principali di valutazione dell’usabilità:

  • Efficacia: l’accuratezza con cui gli utenti completano un’azione
  • Efficienza: la velocità con cui gli utenti completano un’azione
  • Coinvolgimento: la percezione positiva degli utenti durante lo svolgimento di un’azione
  • Tolleranza: la capacità degli utenti di “sopportare” un errore
  • Facilità di apprendimento: la capacità degli utenti di svolgere un’azione per la prima volta
Passando all’accessibilità, questa può essere definita come la capacità di un prodotto o servizio di essere utilizzato da qualsiasi utente abbia occasione di utilizzarlo. In altre parole, l’accessibilità valuta le difficoltà di un utente nell’esperienza di un prodotto o servizio.

Le difficoltà possono essere causate da una disabilità o da fattori culturali e ambientali. Da un punto di vista medico, la disabilità è un terreno specifico e circoscritto a quattro ambiti: visivo, uditivo, motorio e cognitivo. Dal punto di vista della progettazione di prodotti e servizi, tuttavia, è interessante utilizzare il c.d. modello sociale di disabilità, uno strumento euristico che definisce la disabilità come risultato di fattori sociali. In questa prospettiva, la disabilità è il risultato dell’interazione tra il livello di limitazione – fisica, cognitiva o sensoriale – e il contesto di vita.

Usabilità e accessibilità: il contesto normativo

Il tema dell’accessibilità non è oggi un’opzione. A livello normativo è regolata da precise disposizioni che interessano sia la pubblica amministrazione sia le aziende private.

Nel nostro Paese, la base di riferimento in materia è la legge 4/2004, “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”, conosciuta anche come Legge Stanca dal nome del ministro promotore dell’iniziativa. La normativa ha introdotto per la prima volta l’obbligo di rendere accessibili tutti gli strumenti digitali della Pubblica Amministrazione.

Nel corso degli anni sono state introdotte diversi aggiornamenti. Il 28 giugno del 2022, inoltre, è stato varato un decreto legislativo che ha recepito l’European Accessibility Act, il quale definisce nuovi obblighi di accessibilità sia per le pubbliche amministrazioni sia per le aziende private.

Per quanto riguarda le imprese, oggi il rispetto delle normative sull’accessibilità è obbligatorio per i soggetti con fatturato superiore ai 500 milioni di euro. Entro il 28 giugno 2025, tutte le aziende private saranno obbligate a rendere il proprio sito web completamente accessibile.

Il punto di riferimento delle linee guida a livello globale sono le World Content Accessibility Guidelines (WCAG) pubblicate dal World Wide Web Consortium (W3C). Senza entrare nei dettagli – vi rimandiamo all’elenco completo qui – le WCAG definiscono che un contenuto, per essere accessibile, deve essere:

  • Percepibile (perceivable)
  • Utilizzabile (operable)
  • Comprensibile (understandable)
  • Robusto (robust)
  • Usabilità e accessibilità per un’esperienza utente efficace

    Al di là degli aspetti teorici, un elemento è chiaro: progettare un prodotto o servizio per la sua fruizione universale porta a vantaggi tangibili. Usabilità e accessibilità, in questa direzione, non sono componenti a sé stanti, ma sono elementi complementari della UX.

    La progettazione “accessibile” richiede un importante lavoro di ricerca da parte del designer. Un’analisi profonda, che non deve limitarsi all’individuazione e valutazione degli utenti target, le c.d. UX personas. Solo così è possibile sviluppare prodotti e servizi che funzionano, per tutti.

    È inoltre importante ricordare che l’accessibilità è un tema molto ampio, che va al di là del design e coinvolge la dimensione del brand, del posizionamento di mercato e della responsabilità sociale dell’azienda.

    Comprendere il valore dell’usabilità e dell’accessibilità è quindi fondamentale per creare una relazione di valore con tutti gli utenti.

    Se il nostro modo di pensare ti piace e vuoi conoscerci meglio, contattaci sul sito o scrivici su Linkedin. Aspettiamo di conoscere il tuo entusiasmante progetto!