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Partiamo dalle definizioni. Le UX Persona sono personaggi di fantasia, che permettono di definire le caratteristiche di un progetto di UX sulla base degli utenti a cui il prodotto o servizio è dedicato.
Le Persona nascono dalla User Research, l’analisi preliminare attraverso la quale vengono identificate le linee guida per lo sviluppo o la riprogettazione di un nuovo prodotto/soluzione.
L’analisi e identificazione del target sono, se vogliamo, attività fondamentali, che dovrebbero essere la base della creazione di nuovi prodotti. Questo è naturalmente vero da un punto di vista di business, molto meno scontato se si guarda all’esperienza utente.
In una prospettiva di UX, è importante comprendere chi utilizzerà il prodotto o la soluzione. Per questo motivo, è importante comprendere le caratteristiche dell’utente, il suo comportamento e le sue necessità.
Un approccio scientifico e approfondito alla definizione delle UX Persona permette di avere a disposizione linee guida di riferimento lungo tutta la fase di sviluppo e valide per tutti i processi, dallo sviluppo al design fino al marketing. Ciò si traduce in maggiore efficienza e in una comunicazione più chiara e trasparente. Non solo. Un prodotto pienamente in linea con il target migliora la value proposition dell’azienda.
Come si creano le UX Persona
A livello pratico, la definizione delle UX Persona si basa su quattro macro aree.La prima area riguarda le caratteristiche demografiche. Quanti anni ha il cliente target? Dove vive? Qual è il suo genere? Il livello di educazione? È single, convive, è sposato, ha figli? Queste prime risposte servono a definire le prime linee guida delle Persona.
La seconda area riguarda le caratteristiche professionali. Quale lavoro svolge il nostro utente? Da quanto tempo? Ha un contratto, è libero professionista o precario? Quanto guadagna?
Il terzo blocco è costituito dal contesto di vita dell’utente, inteso come contesto fisico, sociale e tecnologico. Esempi in questa direzione possono essere: il nostro utente è a proprio agio con la tecnologia? Quale smartphone utilizza? Lavora in ufficio o utilizza il computer solo per svago alla sera? Quali app utilizza di più? Perché?
L’ultima area è rappresentata dagli aspetti psicologici. Quali sono i valori dell’utente target? Quali sono le sue aspirazioni, qual è il suo stile di vita e la sua personalità? E quali sono i suoi punti deboli, da prendere in considerazione in fase di sviluppo della UX?
I dati qualitativi e quantitativi generati dai quattro macro-punti di analisi permettono di individuare le UX Persona di riferimento e di dare loro un’anima, un nome e cognome, delle caratteristiche di riferimento.
Questo permette di generare empatia con l’utente target e di migliorare sensibilmente l’intero processo di sviluppo.
Tutto ciò è possibile, tuttavia, solo ed esclusivamente se l’attività di ricerca è condotta in maniera rigorosa e in linea con gli obiettivi. Il rischio, altrimenti, è di fare un mero esercizio di stile, portando di conseguenza a scelte di design totalmente sbagliate.