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Published On: 3 August 20232.5 min read
Dati demografici, professione, stile di vita, bisogni e aspirazioni. Le UX Persona aiutano a sviluppare un progetto in funzione dei reali utilizzatori finali. Scopriamo di più.

Partiamo dalle definizioni. Le UX Persona sono personaggi di fantasia, che permettono di definire le caratteristiche di un progetto di UX sulla base degli utenti a cui il prodotto o servizio è dedicato.

Le Persona nascono dalla User Research, l’analisi preliminare attraverso la quale vengono identificate le linee guida per lo sviluppo o la riprogettazione di un nuovo prodotto/soluzione.

L’analisi e identificazione del target sono, se vogliamo, attività fondamentali, che dovrebbero essere la base della creazione di nuovi prodotti. Questo è naturalmente vero da un punto di vista di business, molto meno scontato se si guarda all’esperienza utente.

In una prospettiva di UX, è importante comprendere chi utilizzerà il prodotto o la soluzione. Per questo motivo, è importante comprendere le caratteristiche dell’utente, il suo comportamento e le sue necessità.

Un approccio scientifico e approfondito alla definizione delle UX Persona permette di avere a disposizione linee guida di riferimento lungo tutta la fase di sviluppo e valide per tutti i processi, dallo sviluppo al design fino al marketing. Ciò si traduce in maggiore efficienza e in una comunicazione più chiara e trasparente. Non solo. Un prodotto pienamente in linea con il target migliora la value proposition dell’azienda.

Come si creano le UX Persona

A livello pratico, la definizione delle UX Persona si basa su quattro macro aree.

La prima area riguarda le caratteristiche demografiche. Quanti anni ha il cliente target? Dove vive? Qual è il suo genere? Il livello di educazione? È single, convive, è sposato, ha figli? Queste prime risposte servono a definire le prime linee guida delle Persona.

La seconda area riguarda le caratteristiche professionali. Quale lavoro svolge il nostro utente? Da quanto tempo? Ha un contratto, è libero professionista o precario? Quanto guadagna?

Il terzo blocco è costituito dal contesto di vita dell’utente, inteso come contesto fisico, sociale e tecnologico. Esempi in questa direzione possono essere: il nostro utente è a proprio agio con la tecnologia? Quale smartphone utilizza? Lavora in ufficio o utilizza il computer solo per svago alla sera? Quali app utilizza di più? Perché?

L’ultima area è rappresentata dagli aspetti psicologici. Quali sono i valori dell’utente target? Quali sono le sue aspirazioni, qual è il suo stile di vita e la sua personalità? E quali sono i suoi punti deboli, da prendere in considerazione in fase di sviluppo della UX?

I dati qualitativi e quantitativi generati dai quattro macro-punti di analisi permettono di individuare le UX Persona di riferimento e di dare loro un’anima, un nome e cognome, delle caratteristiche di riferimento.

Questo permette di generare empatia con l’utente target e di migliorare sensibilmente l’intero processo di sviluppo.

Tutto ciò è possibile, tuttavia, solo ed esclusivamente se l’attività di ricerca è condotta in maniera rigorosa e in linea con gli obiettivi. Il rischio, altrimenti, è di fare un mero esercizio di stile, portando di conseguenza a scelte di design totalmente sbagliate.

Se il nostro modo di pensare ti piace e vuoi conoscerci meglio, contattaci sul sito o scrivici su Linkedin. Aspettiamo di conoscere il tuo entusiasmante progetto!