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Viviamo in un mondo in continuo cambiamento, lo sappiamo. Le fabbriche non hanno ancora digerito completamente la rivoluzione 4.0 e nel frattempo si parla di Industry 5.0.
È un fenomeno inevitabile, se vogliamo. La digitalizzazione ha determinato un’accelerazione esponenziale dell’innovazione e oggi assistiamo a nuove promettenti frontiere.
Parlare di grandi scenari è interessante, ma ancora più interessante è contestualizzare i grandi scenari nella vita di tutti i giorni. Ci proviamo in questo articolo.
L’Industry 5.0 è il naturale proseguimento e superamento dell’Industry 4.0. Prosegue lungo la strada della digitalizzazione e introduce nuovi paradigmi, che possiamo riassumere nei seguenti punti:
- Collaborazione tra uomo e macchine
- Personalizzazione sempre più forte dell’offerta di prodotti e servizi
- Intelligenza umana come motore dei processi di innovazione
- Cognitive computing come protagonista delle nuove tecnologie di fabbrica
- Approccio human-centric: i processi di produzione devono avere come obiettivo il benessere delle persone
- Sostenibilità: l’industria deve adottare concretamente modelli di economia circolare e di efficienza energetica
- Resilienza: la produzione deve essere in grado di adattarsi ai cambiamenti
Industry 5.0 per le piccole e medie imprese: come fare?
Sulla carta, l’Industry 5.0 è la nuova frontiera della produzione industriale. Bisogna tuttavia ricordare che molte aziende – in particolare le PMI – ancora oggi hanno difficoltà a integrare soluzioni 4.0 e di digitalizzazione in generale.La ragione è abbastanza semplice. Il cambiamento è importante, impone investimenti di tempo e risorse, necessita di strategie di trasformazione delle business unit e dei ruoli aziendali.
Il percorso verso l’Industry 5.0 è quindi un percorso che va intrapreso con coraggio e lucidità. Per quello che riguarda le nostre competenze, due sono le aree di intervento sulle quali vogliamo soffermarci.
La prima riguarda il modello di business. Non basta digitalizzare la fabbrica o installare soluzioni smart per trasformare un’azienda tradizionale in un’azienda 5.0. È importante concentrare l’attenzione sull’intera struttura organizzativa, sui punti di forza, l’offerta al mercato, le criticità e le minacce. In questo modo è possibile sviluppare soluzioni di Business Design finalizzate a un’efficace gestione del cambiamento.
La seconda area di intervento riguarda l’interazione tra uomo e macchine. Alla base di questi processi – da quelli più semplici fino alle ultime frontiere del cognitive computing – esiste sempre un’interfaccia che mette in comunicazione operatori, macchine e software. Un’efficace strategia 5.0 deve partire – secondo noi – da un’analisi delle modalità con cui oggi uomini e macchine interagiscono in fabbrica, e degli strumenti che abilitano l’interazione.
Lavorare su queste aree di intervento permette di avviare processi di cambiamento digitale coerenti e in grado di generare valore aggiunto tangibile.