L’accessibilità digitale come motore di crescita: quando l’inclusione diventa strategia

In un contesto sempre più digitale, le aziende che abbracciano l’accessibilità non solo rispettano le normative legali, ma rafforzano anche la loro posizione competitiva nel mercato globale.

Integrare l’accessibilità non significa solo garantire che i prodotti e i servizi siano utilizzabili da tutte le persone, ma anche rispondere a una domanda crescente di inclusività da parte dei consumatori. Questo si traduce in un miglioramento tangibile dell’esperienza utente e in una maggiore capacità di attrarre e fidelizzare un pubblico ampio e diversificato.

Questo articolo esplora come alcune delle aziende più influenti al mondo abbiano sfruttato l’accessibilità digitale per ottenere vantaggi strategici concreti.
Questi esempi non solo mostrano come l’inclusività possa favorire una migliore esperienza per il cliente, ma evidenziano anche i ritorni economici derivanti dall’ampliamento dei mercati e dalla creazione di legami più profondi con i consumatori.

Le storie di successo di aziende come Microsoft, Apple, Starbucks e Amazon dimostrano chiaramente che l’accessibilità digitale non è solo un valore morale da perseguire, ma un’opportunità strategica che porta vantaggi economici significativi.

Tra i principali fattori di successo troviamo:

  • le modifiche all’interfaccia utente,
  • l’introduzione di tecnologie assistive,
  • l’inclusione di tutte le persone.

Questi elementi si traducono in un vantaggio competitivo che va oltre l’aspetto etico, garantendo il successo a lungo termine nel panorama digitale globale.

I casi di successo che lo dimostrano

Le aziende che hanno fatto dell’accessibilità una priorità non l’hanno vissuta come un costo, ma come un investimento in innovazione:

Microsoft: innovazione inclusiva per tutti

Microsoft ha da tempo compreso i benefici economici e sociali dell’accessibilità digitale, adottando una strategia mirata a soddisfare le esigenze di tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità.

Le sue soluzioni innovative, come Narrator (software di lettura dello schermo) e Seeing AI, hanno migliorato l’esperienza di milioni di persone con disabilità visive. L’approccio inclusivo non solo ha ampliato la base utenti, ma ha anche rafforzato la percezione del brand, evidenziando un impegno concreto verso la responsabilità sociale.

Azioni chiave:

  • Introduzione del programma Microsoft Accessibility per promuovere l’inclusività.
  • Creazione di tecnologie assistive come Narrator Seeing AI.
  • Integrazione dell’accessibilità in tutti i prodotti, da Windows a Xbox.

L’impegno costante ha rafforzato la brand loyalty, incrementato le vendite e migliorato la reputazione aziendale, dimostrando che un design inclusivo genera valore economico e competitivo su scala globale.

Apple: l’accessibilità come pilastro dell’innovazione

Apple ha sempre considerato l’accessibilità un principio fondante del proprio design. Funzionalità come VoiceOver (lettore di schermo) e il supporto per disabilità motorie sono esempi concreti di come l’azienda integri l’inclusività nel suo ecosistema di prodotti.

Il suo approccio al design universale ha reso i dispositivi Apple intuitivi e adattabili a una vasta gamma di esigenze, migliorando l’esperienza non solo per le persone con disabilità, ma per chiunque cerchi una qualità d’uso superiore.

Azioni chiave:

  • Introduzione di VoiceOver e funzioni avanzate di accessibilità touch.
  • Applicazione del design universale a tutti i dispositivi Apple.
  • Creazione di un ecosistema di prodotti realmente inclusivo.

Risultati: Apple ha ampliato la propria base clienti, attirando consumatori sensibili alla qualità e all’esperienza. Questo ha rafforzato la reputazione del brand, consolidato la posizione di mercato e aumentato le vendite, creando al contempo un forte senso di comunità tra gli utenti.

Starbucks: una carica di accessibilità

Starbucks ha integrato l’accessibilità nel design della propria app mobile per migliorare l’esperienza di tutti i clienti.L’interfaccia è stata aggiornata per garantire la piena fruibilità a persone con disabilità visive e motorie, introducendo il supporto ai lettori di schermo e una navigazione ottimizzata tramite tastiera.

Questi interventi hanno reso più semplice e immediato ordinare, aumentando la fidelizzazione e migliorando l’esperienza complessiva.

Azioni chiave:

  • Aggiornamento dell’app per supportare lettori di schermo e navigazione semplificata.
  • Miglioramento dell’esperienza per utenti con disabilità visive e motorie.
  • Adozione di pratiche di design inclusive per l’interfaccia utente.

Risultati: Starbucks è diventata un riferimento di responsabilità sociale e inclusione digitale. L’azienda ha visto crescere la base clienti e i tassi di fidelizzazione, confermando che l’inclusività è un vantaggio competitivo concreto, non solo un valore etico.

Amazon: Alexa come caso di accessibilità mainstream

Amazon ha rivoluzionato l’esperienza utente grazie a Alexa, l’assistente vocale che consente alle persone con disabilità motorie o visive di interagire con la tecnologia in modo naturale, senza dispositivi aggiuntivi.

Parallelamente, ha garantito che il proprio sito fosse pienamente compatibile con tecnologie assistive, ampliando l’accessibilità dell’intero ecosistema Amazon.

Azioni chiave:

  • Introduzione di Alexa, progettata per essere accessibile e inclusiva.
  • Compatibilità completa del sito con lettori di schermo e tecnologie assistive.
  • Interfacce intuitive e accessibili a tutti gli utenti.

L’approccio inclusivo ha migliorato la customer experience, incrementato le vendite e consolidato la reputazione di Amazon come leader nell’offerta di soluzioni tecnologiche avanzate e inclusive.

Cosa insegnano questi casi

Analizzando i casi di Microsoft, Apple, Starbucks e Amazon emergono tre lezioni chiave:

  1. Includere è anticipare: le aziende che progettano pensando alla diversità degli utenti si preparano meglio ai cambiamenti futuri del mercato e delle normative.
  2. L’accessibilità rafforza la brand loyalty: i clienti riconoscono e premiano i marchi che investono in esperienze inclusive.
  3. Il ritorno economico è concreto: l’inclusività digitale si traduce in più utenti, più tempo di permanenza, più conversioni e una reputazione più solida.

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