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🌍 Quando il Design Thinking incontra l’energia eolica offshore
Non capita tutti i giorni di trovarsi catapultati in un contesto tanto affascinante quanto sfidante come un hackathon dedicato all’energia eolica offshore.
È quello che è successo ad Agnese Gervasi, business designer, che ha avuto l’opportunità di contribuire all’Hack4Wind 2025 in Belgio, un evento che ha riunito le menti più brillanti del panorama accademico e industriale per affrontare le sfide di uno dei settori più strategici per la transizione energetica.
Ma com’è stato vivere un hackathon dall’interno? Quale ruolo ha giocato il design thinking in questo contesto? Agnese ci racconta la sua esperienza, tra progettazione, strategie e soluzioni innovative per il futuro dell’eolico offshore.
🎯 L’obiettivo dell’Hack4Wind 2025
L’Hack4Wind non è stato solo una competizione, ma un vero e proprio laboratorio di innovazione. Il focus era chiaro: trovare soluzioni concrete per migliorare la logistica, l’assemblaggio e lo smantellamento dei parchi eolici offshore, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza.
L’Europa ha l’ambizioso obiettivo di raggiungere 300 GW di capacità eolica offshore entro il 2050, e per farlo è necessario ripensare completamente le infrastrutture, i porti e i sistemi di stoccaggio. Da qui la necessità di riunire esperti, studenti e aziende per generare idee innovative e scalabili.
🛠️ Design Thinking: la chiave per trasformare idee in soluzioni
A fine ottobre, Pristine Agency e Michele Erba hanno contattato Agnese per affiancarli nella progettazione dell’Hack4Wind. Da quel momento, è iniziato un intenso lavoro di preparazione:
- 🔹 Mesi di call e progettazione per costruire un evento coinvolgente ed efficace
- 🔹 Sviluppo di un framework per guidare i team nelle varie fasi dell’hackathon
- 🔹 Supporto strategico per trasformare idee in soluzioni concrete
Dopo mesi di preparazione, sono arrivati i tre giorni intensissimi di hackathon, durante i quali Agnese ha giocato un ruolo cruciale nel facilitare il processo di innovazione attraverso il design thinking.
Uno dei contributi più significativi è stato l’uso del design thinking, un approccio che ha permesso ai team di lavorare in modo strutturato, creativo e orientato all’azione.
Attraverso la creazione di un framework dedicato, ha aiutato i partecipanti a:
- ✅ Definire e affinare le idee progettuali, partendo da una comprensione approfondita dei problemi reali
- ✅ Prioritizzare i progetti con il maggiore impatto, concentrandosi sulle soluzioni più scalabili
- ✅ Creare soluzioni coerenti con le sfide da risolvere, evitando approcci astratti e poco realizzabili
Grazie a questo metodo, molte idee ambiziose sono state trasformate in prototipi concreti e fattibili.
🔥 La sua riflessione: un’esperienza di grande valore
“L’hackathon è stato un vero laboratorio di idee e soluzioni per affrontare le sfide dell’energia eolica offshore. È stato un contesto di grande prestigio e impatto, in cui siamo stati felici di portare il nostro contributo.”
Questa esperienza le ha permesso di vedere da vicino quanto sia fondamentale il design thinking per facilitare la creazione di soluzioni concrete e scalabili.
“Ringrazio i partecipanti, gli organizzatori, i mentor e i nostri partner per averci voluti al loro fianco in questo progetto. È stato un evento dinamico e stimolante, che ci ha permesso di essere parte del cambiamento.”
🎯 Il valore di un hackathon ben strutturato
L’Hack4Wind 2025 è stato più di una semplice competizione: è stato un acceleratore di innovazione, un’occasione per sperimentare nuove idee e per connettere esperti, studenti e aziende in un contesto di co-creazione.
Grazie al lavoro di Agnese e del suo team, il design thinking si è rivelato un elemento chiave per aiutare i partecipanti a trasformare visioni ambiziose in soluzioni realizzabili.
E se il futuro dell’energia eolica offshore si gioca sulle innovazioni di oggi, eventi come l’Hack4Wind sono la dimostrazione che la collaborazione e la creatività possono fare davvero la differenza. 🚀