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Introduzione
Le risorse umane stanno attraversando un cambiamento radicale.
Da sempre focalizzate su processi e procedure, stanno lentamente abbracciando un approccio nuovo, più umano e creativo: il Design Thinking.
Questo metodo, che nasce per risolvere problemi in modo innovativo, si sta dimostrando un potente strumento per migliorare l’esperienza lavorativa di dipendenti e candidati.
Ma cosa rende il Design Thinking così rivoluzionario? E come può trasformare il modo in cui le HR operano? Questo articolo esplora il potenziale di questa metodologia e come applicarla per ridisegnare l’employee experience, rendendo il lavoro più significativo e coinvolgente.
Innovazione e HR: un Binomio Essenziale
L’innovazione è una parola che spesso si associa a tecnologie all’avanguardia, nuovi prodotti o grandi cambiamenti strutturali.
Tuttavia, nel contesto delle risorse umane, innovare significa focalizzarsi sulle persone, ridisegnando processi e flussi in modo che siano non solo efficienti, ma anche capaci di rispondere ai bisogni reali di chi lavora.
Non si tratta di un processo casuale. Innovare richiede metodo, pianificazione e il coinvolgimento attivo delle persone interessate.
La vera sfida per un’azienda è sviluppare la capacità di strutturare e rendere ripetibile il processo di innovazione.
È quindi fondamentale cominciare il percorso con la comprensione dei bisogni e delle aspirazioni dei dipendenti, per poi progettare esperienze che li aiutino a esprimere il loro potenziale.
Quando un’organizzazione riesce a coltivare un clima innovativo, l’intero team cresce, si contamina e si arricchisce, dentro e fuori l’azienda.
Il Design Thinking nelle HR: cosa cambia
Il Design Thinking introduce una prospettiva diversa rispetto agli approcci tradizionali delle risorse umane. Sposta il focus dai processi predefiniti alle persone, creando esperienze significative e personalizzate.
Invece di considerare i dipendenti come meri esecutori di compiti, li si vede come persone con esigenze, aspirazioni e desideri unici. Questo approccio porta a una serie di benefici concreti.
In primo luogo, migliora l’esperienza lavorativa. Quando i processi sono progettati pensando alle persone, queste si sentono più a loro agio e supportate. Inoltre, un ambiente più positivo e coinvolgente aumenta la produttività e riduce il turnover, creando una cultura aziendale più forte e resiliente.
Un altro vantaggio significativo è la capacità di innovare continuamente. Grazie alla natura iterativa del Design Thinking, le soluzioni possono essere costantemente migliorate e adattate alle nuove esigenze, rendendo l’organizzazione più flessibile e pronta ai cambiamenti.
Come spiega Josh Bersin, uno dei maggiori esperti in HR:“Il Design Thinking trasforma le risorse umane da sviluppatori di processi in architetti dell’esperienza.”
Questa frase racchiude l’essenza del cambiamento. Le HR non sono più soltanto il reparto che si occupa di assumere o gestire le buste paga.
Con il Design Thinking, diventano il motore che alimenta la cultura aziendale e che contribuisce a creare un ambiente di lavoro dove le persone si sentono valorizzate.
I Principi Fondamentali del Design Thinking
Alla base di questo approccio ci sono quattro principi chiave che guidano ogni fase del processo.
Il primo è la centralità dell’essere umano. Ogni decisione deve partire dalla comprensione profonda dei bisogni delle persone, accogliendo le loro prospettive e creando soluzioni che rispondano a necessità reali.
Un altro elemento fondamentale è l’approccio iterativo, che permette di testare e migliorare continuamente le soluzioni. Non c’è spazio per le ipotesi statiche: ogni ciclo di progettazione serve a perfezionare il risultato finale.
Il Design Thinking è inoltre intrinsecamente collaborativo. Coinvolgere tutte le parti interessate, dai dipendenti ai manager, aiuta a raccogliere idee diverse e a trovare soluzioni innovative. Infine, c’è il principio della creatività. Pensare fuori dagli schemi e accettare proposte non convenzionali arricchisce i processi e apre la strada a nuove possibilità.
Le 5 Fasi del Design Thinking per le HR
Implementare il Design Thinking significa seguire un percorso strutturato ma flessibile, suddiviso in cinque fasi principali. Ognuna di queste è essenziale per creare soluzioni efficaci e centrali rispetto all’employee experience.
1- Empatizza. Scopri il tuo “pubblico”; quali problemi devono affrontare i dipendenti?
2- Definisci. Costruisci un punto di vista in base alle esigenze del dipendente; definisci problema che vuoi risolvere.
3- Brainstorming. Trova soluzioni creative e scegli le idee migliori.
4- Prototipo. Crea una rappresentazione delle tue idee.
5 – Test. Testa idee e prototipi con utenti reali.
1. Empatizzare
Tutto comincia con l’empatia, una qualità che spesso si sottovaluta nel mondo aziendale. In questa fase, è importante osservare senza giudizio e ascoltare attentamente. Interviste, sondaggi e sessioni di osservazione possono aiutarti a scoprire cosa motiva davvero i dipendenti, quali difficoltà affrontano e quali aspettative hanno. Questo è il momento di mettersi nei loro panni, accogliendo le loro emozioni e percezioni senza filtri.
2. Definire
Dopo aver raccolto dati e feedback, è il momento di analizzarli per individuare un problema chiaro e specifico. La definizione del problema è cruciale, perché fornisce una direzione al processo di progettazione. Ad esempio, potresti scoprire che molti dipendenti trovano complesso il sistema di onboarding o che si sentono poco valorizzati nei processi di valutazione.
3. Ideare
Qui entra in gioco la creatività. Riunisci il tuo team e stimola un brainstorming aperto, dove ogni idea è benvenuta. È importante creare un ambiente privo di giudizi, dove ognuno si senta libero di proporre soluzioni, anche quelle più insolite. Questo è il momento di esplorare nuove angolazioni e pensare in modo originale.
4. Prototipare
Le idee migliori emerse dal brainstorming devono essere trasformate in prototipi, ovvero versioni preliminari delle soluzioni che intendi implementare. I prototipi servono a rendere tangibili le idee e a verificarne l’efficacia. Ad esempio, potresti sviluppare un’app per semplificare i processi di feedback o creare un nuovo format per le riunioni aziendali.
5. Testare
L’ultima fase consiste nel testare i prototipi con i dipendenti. Questo passaggio ti permette di raccogliere ulteriori feedback e di apportare miglioramenti prima di adottare definitivamente la soluzione. È importante osservare attentamente come le persone interagiscono con il prototipo e incoraggiarle a condividere le loro opinioni.
Conclusioni
Il Design Thinking è più di una semplice metodologia: è un modo di pensare che mette le persone al centro. Per le risorse umane, rappresenta una straordinaria opportunità per ridefinire il proprio ruolo, passando da gestori di processi ad architetti di esperienze.
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